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Intervista Frida Matteucci
INTERVISTA A FRIDA MATTEUCCI
- Ciao Frida, vuoi parlarci un po’ di te?
Ciao Mauro, innanzitutto ti ringrazio per questa bella occasione. Allora, cosa dire di me, iniziamo dalle cose semplici? Ho 46 anni, sono sposata con Luca e abbiamo un bimbo di 10 anni di nome Leonardo. Viviamo a Prignano sulla Secchia, sulle colline Modenesi. Anche se ho iniziato a lavorare all'età di 14 anni, ben 31 anni fa, ora sono a casa da 11 anni, e anche se è stato difficile e non per mia scelta ho potuto dedicarmi alle mie passioni, alla crescita di mio figlio e a sviluppare la mia creatività, eccletticità, o se vogliamo possiamo anche dire… alla confusione creativa che ho in testa…!! Perchè della vita amo tutto, e vorrei poter fare e imparare tutto!! Quindi se mi dovessi descrivere allora userei la metafora che una mia cara amica ha sempre usato con me… sono come "il vento della tempesta…!"
- Hai mai scritto una storia nata dall’idea di un bambino?
No, non mi è mai capitato, ma non mi dispiacerebbe … Perchè i bambini di fantasia ne hanno da vendere...
- Cosa ti ha spinto ad iniziare la tua carriera di scrittrice?
Beh ancora descrivermi come scrittrice forse è troppo, mi piacerebbe poterlo diventare, chissà, per ora ho scritto solo un libro, e sono molto contenta, dovunque essa mi porti. La scrittura è sempre stata una via di comunicazione per me molto importante, perchè a volte con le parole faccio fatica ad esprimermi, invece con carta e penna riesco ad esprimere meglio ciò che sento. Pensa che ho ancora tutti i diari segreti scritti da piccola.
- Vuoi parlarci del tuo libro per bambini?
Certo molto volentieri. Piccola Grande Coccinella, è nata per caso, mentre tenevo la figlia di una mia amica, quel giorno non riusciva a dormire e quindi dopo aver girato tutta casa, l'ho sdraiata sul lettone dei suoi genitori. Lei aveva un piccolo peluche, appunto una coccinella, l 'ho presa in mano e ho cominciato a raccontare, ed è così che è nata. Grazie al pomeriggio insonne di Ludovica! Nonostante ne abbia scritte altre dieci insieme alla piccola coccinella, ho voluto per iniziare a proporre solo lei, come una figlia, perché si sa che quando i figli crescono bisogna lasciarli andare. Io ci ho messo 7 anni a lasciare andare la Piccola Grande Coccinella che ora vola con le sue piccole alette in giro in tante manine piccole che la leggono, la sfogliano, e guardano le illustrazioni che ho fatto sempre io, con la consapevolezza che non sono perfette, ma che ho voluto rimanessero fedeli per arrivare meglio al linguaggio visivo di ogni bambino.
- Quali messaggi vuoi trasmettere con il tuo libro?
Quando ho scritto questa favola, non ho pensato al messaggio, le parole uscivano fluide così come le note musicali da un pianoforte, cioè istintivamente. Il messaggio poi si è formato da solo, quello di non avere fretta di crescere, e quindi quello che voglio è trasmettere la semplicità, l'allegria, la spensieratezza, e la fortuna di poter vivere l'infanzia in tutte le sue sfaccettature. Per me essere bambini è una cosa meravigliosa e bisognerebbe crescere il più tardi possibile, e anche quando si è cresciuti cercare di mantenere sempre un pò di infanzia dentro di sé. Certo non dico di non pensare alle responsabilità e alla maturità, ma a non vergognarsi di essere giocosi come un bambino.